Il sezionamento metallografico è un’analisi di indagine e caratterizzazione di fondamentale importanza, specie per campioni composti da una serie di strati. Attraverso il sezionamento è possibile mettere in mostra parti del campione altrimenti non accessibili, permettendo così una caratterizzazione completa. Viene eseguito tagliando il campione trasversalmente alla superficie e lucidando successivamente la superficie esposta. Queste fasi sono cruciali per la riproducibilità e l’ottenimento di buoni risultati e sono per questo eseguite con macchinari automatizzati. Il sezionamento viene seguito tipicamente da analisi al microscopio ottico o elettronico, per la determinazione diretta degli spessori dei vari strati costituenti il campione. Al SEM è inoltre possibile eseguire un’analisi composizionale sui diversi strati.
Il laboratorio ha a disposizione:
Grazie al loro utilizzo, è possibile trattare un’ampia gamma di campioni, sia in dimensioni che in composizione degli stessi.
Il LEA ha a disposizione due macchine lappatrici: Remet LS 2 A e Buehler Metaserv grinder-polisher. Esse permettono la lucidatura (o lappatura) di sezioni di campioni inglobati in resina e non. Nel caso dell’inglobamento in resina dei campioni, il laboratorio ha a disposizione resine epossidiche (inglobamento a freddo per campioni termolabili) con stampi di diametro di 4 cm. Il processo di lucidatura viene effettuato con carte a grana decrescente (da 80 a 4000 Grit) per poi essere affinato con sospensioni diamantate da 9 fino a 0.05 μm. Questo tipo di tecnica di preparazione permette di ottenere campioni perfettamente planari, privi di difetti e con ottima risoluzione nel caso di sezioni composte da più strati. Le sezioni così pretrattate possono essere analizzate sia da un punto di vista morfologico e composizionale (microscopio ottico, microscopio elettronico) che da un punto di vista meccanico (micro-indentazione).
Ultimo aggiornamento
08.10.2021